La Flat Tax al 15% Irpef, in Italia esiste già!

La flat tax è un’imposta ad aliquota unica che nascerebbe con lo scopo di ridurre l’evasione fiscale.

La teoria della flat fax dice: se tutti devono pagare meno tasse, anche chi non le ha mai pagate inizierebbe a farlo. Una tassa piatta con un tasso del 15 – 20 % innescherebbe un meccanismo virtuoso che ridurrebbe il fenomeno dell’evasione.

Secondo un’analisi fatta dall’ufficio studi del Consiglio Nazionale dei commercialisti, relativamente alle dichiarazioni fiscali 2017, il 30% degli Italiani azzera l’IRPEF con detrazioni e deduzioni, un altro 44% versa meno del 15% ipotizzato dalla flat tax, quindi, per tre contribuenti italiani su quattro la flat tax al 15% esiste già, nel senso che pagano un’imposta IRPEF perfino inferiore a questa aliquota!
Non è una provocazione ma il risultato dell’analisi eseguita, secondo la quale, fra detrazioni e deduzioni, quasi il 75% dei contribuenti applica un prelievo fiscale sotto il 15%.

Ecco perché di flat tax non sentiremo più parlare!
Per la precisione, c’è un 30,78% di contribuenti (significa 12,6 milioni di persone) con IRPEF pari a zero, e un altro 44,30% che invece paga un tassa inferiore al 15% del reddito.

Non si tratta di contribuenti senza reddito o quasi, ma dell’impatto delle detrazioni e deduzioni fiscali, che di fatto abbassano l’aliquota fiscale.
A pagare più del 15% di IRPEF è il 24,92% degli Italiani, in termini assoluti 10,2 milioni di contribuenti.

 

Flat tax: costi e benefici

L’analisi si basa sulle dichiarazione dei redditi 2017, di 40,9 milioni di contribuenti, relative all’anno di imposta 2016.
Ci sono 835 contribuenti (il 2,04%) che dichiarano un reddito IRPEF pari a zero (fra i quali 75mila persone con reddito da locazione e cedolare secca).
Dei circa 40 milioni di persone che rimangono, quasi 600mila azzerano l’IRPEF con le deduzioni, quasi 8 milioni con le detrazioni, a cui si aggiungono quasi 2,5 milioni che risparmiano le tasse grazie al bonus di 80 euro.
In totale, inserendo anche altre categorie di contribuenti come i pensionati con redditi sotto i 7.550 euro, si arriva a quasi 12,6 milioni di contribuenti che alla fine della dichiarazione hanno un’IRPEF dovuta pari a zero.
Restano 28,2 milioni di contribuenti che pagano l’IRPEF, di questi più di 18 milioni versano meno del 15%.

Dei restanti 10 milioni di contribuenti che pagano più del 15%, si possono individuare diverse fasce:
– il 17,35% medio per 2 milioni 242mila contribuenti con reddito complessivo compreso tra 26mila e 29mila euro
– il 39,52% medio per i 35mila 677 contribuenti con reddito complessivo superiore a 300mila euro.

L’analisi misura anche l’impatto preciso di detrazioni e deduzioni.
La voce più pesante è quella delle detrazioni fiscali, che valgono 67,5 miliardi, di cui 7,5 miliardi persi per incapienza.

Fra queste, le più importanti sono quelle per reddito da lavoro dipendente, autonomo, o impresa, carichi di famiglia, recupero patrimonio edilizio, spese sanitarie, bonus riqualificazione energetica.

Fonte PMI.it