Rinnovo contratto statali: attesi aumenti di stipendio e pensione anticipata

Dopo sette anni di blocco, peraltro bocciato da una sentenza della Corte Costituzionale, pare stia partendo la trattativa di rinnovo del contratto per gli oltre tre milioni di dipendenti statali.
Circolano i primi rumors sugli aumenti di stipendio e altre misure come i premi di produttività e l’opportunità di andare in pensione anticipata per i dipendenti statali.
I comparti passeranno da undici a quattro. Si attende il prossimo avvio della contrattazione per il rinnovo con i sindacati.

Aumenti di stipendio per gli statali e premi di produttività
Nelle linee guida per la contrattazione con i sindacati e firmate dal Ministro della Funzione pubblica Marianna Madia, ci sono le modalità di assegnazione degli aumenti di stipendio.
Sono stati stanziati 300 milioni di euro per il rinnovo dei contratti nell’ultima legge di Stabilità e sembra impossibile aumentare la cifra. Una strada praticabile pare sia premiare i redditi più bassi, adottando il metodo per l’assegnazione degli 80 euro.
C’è da capire se il tetto di reddito che farà scattare gli aumenti sarà nelle direttive del ministro Madia o sarà oggetto di contrattazione con i sindacati. Certamente i sindacati metteranno all’ordine del giorno gli arretrati richiesti a partire dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il blocco.
Per quanto riguarda i premi di produttività previsti dalla riforma Brunetta, queste le principali indicazioni:
-la metà delle risorse a disposizione saranno corrisposte al 25 per cento dei dipendenti più meritevoli;
-il restante 50 per cento andrà ad una ulteriore fascia pari al 50 per cento dei dipendenti;
-zero incentivi per il 25 per cento di dipendenti che non si è distinto per merito.

Pensione anticipata per gli statali?
Nel tavolo di discussione tra Aran e sindacati potrebbe rientrare anche l’argomento della pensione anticipata per gli statali. Il ministro Madia ha avanzato l’ipotesi di anticipare la pensione per gli statali anche di un anno per agevolare l’abbassamento dell’età media dei dipendenti.
L’ottica è quella del turn over generazionale, tema molto dibattuto, che interessa anche chi non ha accesso al lavoro e sta pagando le conseguenze della disoccupazione, come i giovani.
Al vaglio anche la proposta di abrogare l’istituto del ‘trattenimento in servizio’ attraverso il quale i dipendenti statali possono rimanere al lavoro oltre l’età pensionabile. Questo provvedimento permetterebbe di liberare 10 mila posti di lavoro entro il 2018.

Notizia tratta da blastingnews.com